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Channel: Rivoluzione in Cucina - By Cucine Lube » Ambiente e ecologia
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Il rispetto del mare e delle spiagge

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Mare

Estate è tempo di vacanze, di sole ma soprattutto di spiaggia e di mare. L’Italia è uno dei pochi paesi ad avere tre lati del suo territorio bagnati dalle onde e possiamo vantare fra le zone balneari più belle del mondo: basti pensare alla siciliana Santa Maria di Salina di Messina, alla spiaggia della Pelosa a Stintino in Sardegna o ancora, solo per citarne alcune, a Otranto, Vernazza e Melendugno. Il mare è per noi un patrimonio prezioso che dobbiamo ricordare di proteggere e preservare adottando pochi semplici accorgimenti. Ecco quindi cinque piccole accortezze che possono fare la differenza.

La prima regola d’oro è fare attenzione a cosa buttiamo a terra. Non è solo la plastica a essere dannosa, basta pensare ai tempi di decomposizione dei rifiuti più comuni: fazzolettino di carta 3 mesi; mozzicone di sigaretta da 1 a 5 anni; bucce di arancia o banana oltre 2 anni; gomma da masticare 5 anni; cannuccia da 20 a 30 anni; accendino di plastica da 100 a 1.000 anni; bottiglia di vetro 1000 anni.

Altra regola fondamentale è quella di rispettare le zone di balneazione Fare un bagno in acque pulite e in una natura incontaminata è uno spettacolo meraviglioso e un’esperienza unica, oltrepassando i limiti di balneazione rischiamo di rovinare il microsistema marino distruggendo il rifugio di pesci o piante rare e mettendo in pericolo noi stessi nuotando in zone dove la corrente può essere molto forte.

Un altro accorgimento per tutti i bagnanti in particolare per chi fa snorkeling (nuoto con pinne e maschera) è di evitare di portare a casa come ricordo un “pezzo di mare” come il corallo, elemento essenziale per la tutela di molte specie marine.

Il mare è grande, ma bisogna comunque fare attenzione a chi abbiamo vicino e fare attenzione all’inquinamento acustico. Il rumore non da fastidio solo al vicino di ombrellone, anche a numerose specie che vivono sotto la sua superficie.

Infine sì alla pesca sportiva e no a quella selvaggia, prima di lanciare l’esca bisogna informarsi sui periodi dell’anno e sulle specie protette, oltre alle zone dove la pesca è assolutamente vietata. Ci si può divertire senza rischiare di danneggiare irreparabilmente un ecosistema.

Rispettare il mare significa rispettare noi stessi, la nostra storia e la nostra cultura.

Buon bagno a tutte e tutti

La Viaggiatrice


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